.

.

DOS PINCELADAS SOBRE HERVÁS


(S. G. I., Madrid, 13 de octubre de 2011)

EL CAMINO, EL DE DENTRO Y EL DE FUERA, NO TIENE FIN: LO CONSTRUYEN LOS PROPIOS PIES.


Es éste un viaje a paisajes naturales, pero también a mis paisajes interiores: imposible delimitar lo que queda a cada lado de la ventana que es mi cámara. Es éste un viaje iniciático al interior de vosotros mismos que pasa por mirar, también, al exterior.

Abrimos una puerta a los caminos que recorren las montañas de Hervás. También, y muy especialmente, a los caminos que os recorren y que quizá nunca hayáis osado hollar. Nos esperan muchos lugares nuevos. Y cada unos de vosotros descubrirá, por su cuenta, otros paisajes interiores no menos hermosos, una tierra virgen: vuestro pequeño reino privado.

EMPRENDERÉ CONTIGO VIAJE HACIA LO ALTO



DIBÚJAME COMETAS

Hoy es un escalón más que ayer;
ahora estoy a un escalón menos del cielo.
Si fuese un ave canora,
no me costaría nada el vuelo.
Pero soy sólo un batracio mudo
que se quema en silencio por dentro.
Mi mensaje de puntos,
sin rayas,
se pierde en el fondo negro.
Nadie, excepto tú,
comprende mi Morse huérfano.
Vuélame alto,
amor,
audaz constructor de cometas.
Aunque no tenga brillantes alas,
sino sólo una pluma imperfecta.
Vuela con carrete infinito
este alma ligera,
cautivada delicadamente 
por liberadoras cuerdas.
                                                   (S. G. I. Hervás, 1 de abril de 2011)




Para escuchar a Luciano Ligabue interpretando Quella que non sei
 
 
Quella Che Non Sei

Io ti ho vista già
eri in mezzo a tutte le parole
che non sei riuscita a dire mai.
Eri in mezzo a una vita che poteva andare ma
non si sapeva dove.
Ti ho vista fare giochi con lo specchio
e aver fretta di esser grande
e poi voler tornare indietro
quando non si può.
Quella che non sei
quella che non sei non sei,
ma io sono quae se ti basterà,
quella che non sei non sarai
ma a me basterà.
c'è un posto dentro tein cui fa freddo
è il posto in cuinessuno è entrato mai,
quella che non sei.
Io ti ho vista già
eri in mezzo a tutte le tue scuse
senza saper per cosa.
Eri in mezzo achi ti dice scegli o troia o sposa.
Ti ho vista vergognarti di tua madre,
fare a pezzi il tuo cognome
sempre senza disturbare
che non si sa mai.
Quella che non sei
quella che non sei non sei,
ma io sono quae se ti basterà,
quella che non sei non sarai
ma a me basterà.
c'è un posto dentro teche tieni spento
è il posto in cuinessuno arriva mai
quella che non sei
Ti ho vista stare dietro atroppo rimmel,
dietro un'altra acconciatura;
eri dietro a una paurache non lasci mai.
Quella che non sei
quella che non sei non sei,
ma io sono quae se ti basterà,
quella che non sei non sarai
ma a me basterà.
C'è un posto dentro te
in cui fa freddo
è il posto in cui nessuno è entrato mai
quella che non sei.
 
 
Para escuchar a Jethro Tull interpretando Pussy Willow
 
 
Pussy Willow



In the half-tone light of a young morning
she sighs and shifts on the pillow.
And across her face dancing, the first shadows fly
to kiss the Pussy Willow.

In her fairy-tale world she's a lost soul singing
in a sad voice nobody hears.
She waits in her castle of make-believing
for her white knight to appear.


Pusy Willow --- down fur-lined avenue
brushing the sleep from her young woman eyes.
Runs for the train --- see, eight o'clock's coming
cutting dreams down to size again.


Pussy Willow --- down fur-lined avenue
brushing the sleep from her young woman eyes.
Runs from the train. Hear her typewriter humming
cutting dreams down to size again.


She longs for the East and a pale dress flowing
an apartment in old Mayfair.
Or to fish the Spey, spinning the first run of Spring
or to die for a cause somewhere.


Pussy Willow --- down fur-lined avenue
brushing the sleep from her young woman eyes.
Runs from the train. Hear her typewriter humming
cutting dreams down to size again.

Los verdaderos protagonistas estan aquí